Analisi del lattato in due sessioni di corsa prescritte attraverso il punto di deviazione della frequenza cardiaca
Abstract
Introduzione: la corsa a lunga distanza riceve grande dedizione da parte dei ricercatori sportivi per quanto riguarda l'aumento delle prestazioni e diverse variabili fisiologiche sono importanti per le prestazioni. Obiettivo: L'obiettivo di questo studio era analizzare se il punto di deflessione della frequenza cardiaca, mediante il metodo visivo, può essere uno strumento efficace per prescrivere un allenamento aerobico continuo. Materiali e Metodi: Dieci (n=10) corridori (29,5 ± 6,4 anni) hanno eseguito il test TCAR, da cui è stato individuato il PDFC per la prescrizione di due sessioni di allenamento di 30 minuti: un allenamento al di sotto del 10% rispetto al PDFC, chiamato Sottosoglia; e un altro 10% al di sopra di esso, chiamato Suprathreshold. Per l'elaborazione dei dati è stato utilizzato il pacchetto statistico SPSS 18.0. Risultati: Le concentrazioni di lattato nell'allenamento sottosoglia, sia a metà (3,85 mmol/L) che alla fine (3,68 mmol/L) erano significativamente inferiori rispetto all'allenamento soprasoglia (p=0,001), che al quindicesimo minuto era in 6,31 mmol/L e alla fine in 7 mmol/L. Discussione: si è scoperto che entrambe le concentrazioni dell'allenamento soprasoglia erano significativamente più elevate p <0,05 rispetto ai valori dell'allenamento sottosoglia. Nell'allenamento Sottosoglia entrambi i valori erano inferiori a 4 mmol/L, avvalorando la letteratura come esercizio a predominanza aerobica. Per l'allenamento soprasoglia, non c'era stabilità di questo metabolita, il che conferma la letteratura per l'allenamento di questa intensità. Conclusione: questi dati suggeriscono che il PDFC può essere un interessante strumento non invasivo per sapere se l'individuo si sta allenando al di sopra o al di sotto della soglia del lattato.
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